giovedì 15 dicembre 2011

LA STANZA DEL MALE




"In tutta la sua carriera, l'ispettore di Polizia Jeanette Kihlberg non ha mai visto niente di simile: il corpo giace seminascosto in un cespuglio in uno squallido quartiere periferico di Stoccolma. Un ragazzo, una vittima di un omicidio brutale, un cadavere perfettamente mummificato. Jeanette capisce che da sola non può farcela, il suo intuito investigativo non basta per capire quali abissi nasconde la mente che ha concepito questa messa in scena. Chiede aiuto a Sofia Zeltelund. psichiatra, esperta di personalità multipla. Al primo omicidio ne seguono altri, tutti con le stesse modalità. Jeanette e Sofia incominciano insieme un viaggio all'inferno, alla ricerca di un serial killer. Tutte e due si pongono le stesse domande: quanto deve soffrire una persona per trasformarsi in un mostro? E quanto stravolgerà la loro vita questa caccia all'uomo, questa guerra contro il tempo e contro la distruzione? Un libro duro e cupo dal ritmo incalzante, un thriller che spicca in un panorama letterario nordico ricco di autori di bestseller come Stieg Larsson e Lars Kepler. Un esordio che è diventato un caso editoriale nel Nord Europa, che ha stupito la critica e che è balzato in vetta alle classifiche. Un romanzo sul male che trasforma la vittima in carnefice, che si insinua nel lettore e che non lo abbandona più... "

Che dire, finalmente un trhiller degno del suo nome...Davvero inizi la lettura e non vedi l'ora di finire il libro, io l'ho mangiato in 3 giorni...a tratti molto crudo, forte...è esattamente il mio genere...e ancora una volta gli autori del nord Europa non deludono!!!!
Un ottimo regalo di Natale!!!

martedì 6 dicembre 2011

COSCIA DI TACCHINO ARROSTO CON PATATE NOVELLE




In realtà ho cercato molte altre alternative per cucinare sta coscia da Flinstons...alla fine tra mille ricette ho scelto la più classica e quella che secondo me fa sempre successo...
Il coscione l'ho fatto marinare per meza giornata in olio, sale, pepe, profumi fari (timo, maggiorana, mirto, bacche di ginepro, salvia e rosmarino) e un bicchiere di vino bianco...ogni tanto va girato...In una padella poi ho fatto rosolare in olio extra vergine della cipolla e quindi aggiunto la coscia con tutto il liquido di marinatura...
Ho cotto tutto un paio d'ore aggiungendo di tanto in tanto del brodo...
Come contorno patate novelle cotte al forno.

Delizioso!!!

lunedì 14 novembre 2011

VACANZE IN VILLA




Dopo il mattone letto di Carrisi, Il Tribunale delle Anime, ho scelto un libro frivolo...avevo bisogno di qualcosa di rilassante, senza troppe pretese, a livello di una lettura di rivista stile spiaggia...non so se mi spiego... Ho trovato questo e dalla copertina ho fatto la mia scelta.

"Chloe ha davvero bisogno di una vacanza. Non ne può più di confezionare abiti nuziali, lei poi che non è neanche sposata! Ed è un momento delicato perché Philip, il suo compagno, ha seri problemi di lavoro e non riesce a pensare ad altro. Meno male che Gerard, uno dei suoi più cari amici, le presta la sua meravigliosa villa in Spagna dove trascorrere qualche giorno in pace... Hugh non è felice. Amanda, la sua impeccabile moglie, sembra più interessata ai colori delle pareti del loro lussuoso appartamento che a lui, e a Hugh non resta che lavorare dalla mattina alla sera. Ma Gerard, un vecchio compagno di scuola che ha rincontrato per caso, gli dà l'occasione di spezzare questa opprimente routine proponendogli un breve soggiorno nella sua casa in Spagna... Perfetto! E così Chloe e Hugh si ritrovano con le rispettive famiglie nello stesso momento e nello stesso posto, scoprendo con grande disappunto che Gerard ha promesso la villa a entrambi. Dopo lo sconcerto iniziale, sono costretti a convivere tra piccoli disagi e, soprattutto, tensioni sotterranee. Perché Chloe e Hugh hanno un passato in comune, un passato che torna prepotentemente a galla durante una vacanza che si rivelerà piena di imprevisti e sorprese. "Vacanze in villa" è una commedia sulla difficoltà di difendere l'amore dalle insidie dell'abitudine e della quotidianità, in una sfida che si combatte - e si vince - giorno dopo giorno."

lunedì 7 novembre 2011

BRASATO DI CAPRIOLO CON POLENTA




Giornate fredde, uggiose, piovose...FINALMENTE!!!
Niente di meglio che iniziare a fare pranzetti "montani" :D....
Per reperile il capriolo è stato un po' un cinema, ma alla fine ce l'ho fatta...congelato ovviamente, ma almeno siamo sicuri che sia fresca la carne...

Ingredienti per 6 persone:
1 Kg di capriolo (va bene anche il cervo, manzo...)
una bottiglia di buon Barolo
1 carota 1 cipolla 1 spicchio d'aglio e 1 costa di sedano
un mazzetto di salvia e rosmarino
1 foglia di alloro
grani di pepe
bacche di ginepro
1 stecca di cannella
sale
burro e olio extra vergine
farina per polenta

Mettete a marinare la carne tagliata a cubotti almeno 12 ore prima della cottura. Lavate bene la carne sotto l'acqua corrente e tagliatela a pezzetti. Mettetela in una ciotola con carota, sedano e cipolla tagliati a pezzetti, l'aglio, gli aromi, il pepe in grani, la cannella e le bacche di ginepro schiacciate. Coprite il tutto con il Barolo e lasciate in frigor per almeno 12 ore.
Per la cottura in una casseruola mettete olio e burro e un soffritto fatto con carota cipolla e sedano tritati. Togliete la carne dalla marinatura e scolate le verdure tenendo da parte il vino.
In una padella fate il soffritto e rosolate bene la carne. Aggiungete quindi le verdure scolate e poi il vino che deve coprire di nuovo tutto. Aggiustate di sale e cuocete a fuoco lento coperto per 2 ore.
A cottura mettete da parte i pezzi di carne e frullate il "piuccino", rimettete la carne in pentola e tenete al caldo mentre preparate la polenta...
Il tutto accompaganto da un bel Rosso di Valtellina...

sabato 5 novembre 2011

LINGUINE AL RAGU' DI MARE



Un piatto molto semplice da preparare. Per il sugo occorre dell'olio extra vergine, uno spicchio d'aglio, salsa di pomodoro oppure meglio pomodorini freschi, gamberi, cozze, vonogle...ma potete usare qualsiasi pesce che vi piace.
La cottura è semplicissima...in padella rosolare lo spicchio d'aglio, poi aggiungere il pesce tritato grossolanamente sfumato con del vino bianco secco e portato a cottura lenta (circa 20 minuti) con l'aggiunta del pomodoto...spolveratina di prezzemolo tritato e a chi piace del peperoncino piccante.
Semplicemente gustoso :D

venerdì 28 ottobre 2011

INVOLTINI DI PESCE SPADA E COZZE



Ricettina sfiziosa che secondo me va benissimo sia per un antipasto o un leggero secondo.
E' semplicissima da preparare, un po' lunga per via della preparazione delle cozze che, una volta pulite bene, vanno fatte schiudere in pentola con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio e del prezzemolo tritato.
Soffriggete in un filo d'olio uno scalogno e uno spicchio d'aglio tritati.
Una volta aperte le cozze scusciatene i 3/4 e tritate grossolanamente...unite al soffritto e tenete da parte.
Per gli involtini al super ho trovato delle fettine molto comode, e soprattutto sottili, di pesce spada al naturale.
Mettete un po' di composto sulle fettine di pesce spada, arrotolate e chiudete con uno stecchino. Cuocete quindi in una padella con dell'olio, salate e pepate.
Servite il tutto ben caldo accompaganto da qualche cozza in guscio e magari una fettina di limone.

sabato 22 ottobre 2011

RISOTTO AL PESTO DI ZUCCHINE, COZZE E BOTTARGA DI MUGGINE



Torna il freddo e con lui la mia voglia di sperimentare risotti nuovi.
Ho trovato questa ricetta su un libro di "ricette d'autore" e l'autore è Luigi Pomata.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

400gr di riso Carnaroli
brodo vegetale
cozze
1 zucchina
25 gr di basilico
20 pinoli
1 bicchiere di vino bianco
olio extra vergine
bottarga di muggine fresca
1 spicchio d'aglio
1 scalogno tritato

Pulire bene le cozze e farle schiudere in una casseruola col coperchio. Sgusciarne una ventina e tenerne qualcuna col guscio per guarnire.
Filtrare l'acqua delle cozze e tenerla da parte.
Nel frattempo preparare il pesto di zucchina; bollire la zucchine, privandola della parte interna coi semini, in acqua salata. Scolare e nel mixer fare il pesto con la zucchina tiepida, il basilico, i pinoli e lo spicchio d'aglio. Aggiungere dell'olio extra vergine creando così una crmeina omogenea.
In una pentola soffriggere lo scalogno tritato, aggiungere il riso tostandolo bene e portare ad ebollizione con il brodo vegetale, alternando con l'acqua delle cosse e il pesto di zucchina.
Quasi a cottura ultimata aggiugnere le cozze e infine mantecare con la bottarga grattuggiata direttamente nel risotto.
Impiattare e guarnire con due o tre cozze nel guscio e una bella spolverata di bottarga.


martedì 18 ottobre 2011

IL TRIBUNALE DELLE ANIME






Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile...


Dopo il suo primo libro, IL SUGGERITORE,
ero entusiasta all'idea che uscisse un suo secondo libro.. Carrisi è stata davvero una rivelazione, ma ragazzi che delusione... l'entusiasmo si è spento subito dalle prime pagine...troppo confuse, troppi intrecci, un minestrone...
Pin piano che scorrono le pagine, molti misteri in effetti vengono scoperti, ma la lettura è molto faticosa, lenta...a tratti veramente noiosa. Sinceramente, comunuqe, mi sento di consigliare la sua lettura, per comprendere meglio il paragone dei due libri, l'enorme diversità di scrittura.

sabato 15 ottobre 2011

LINGUINE AL NERO DI SEPPIA CON VONOGLE VERACI E BOTTARGA DI M UGGINE

Ieri sera ero a casa sola con la Sofy...che facevo mi trattavo male mangiando roba già pronta per far prima? Nuoooooooooo...
Mi sono tolta uno sfizietto e con l'aiuto della mia piccola cuoca ho preparato sto piattino.
INGREDIENTI per 4 persone (io ovviamente ho adeguato le dosi):
400 gr di pasta fresca al nero di seppia
1 sacchetto di vongole veraci
uno spicchio d'aglio
olio extra vergine
bottarga fresca di muggine
1 bicchiere di vino bianco

Intanto fate spurgare bene le vongole in acqua e sale, cambiando l'acqua di tanto in tanto..io le ho lasciate tutto pomeriggio.
In un pentolino mettete l'olio, uno spicchio d'aglio e fate rosolare...se volete potete aggiungere del peperoncino fresco, a me piace molto anche così. Buttate le vongole e mettete il coperchio...Una volta aperte tutte sfumate con del vino bianco. Nel frattempo cuocete la pasta, condite e impiattate grattuggiando a fresco la bottarga.
Il tutto accompaganto da un bel Cortese ghiacciato.
Direi che come cena è andata bene, anche la Sofy ha molto gradito

martedì 11 ottobre 2011

RISOTTO AI PORCINI CON CREMA E SCAGLIE DI PECORINO ROMANO







Chissà se quest'anno inizierà a fare il vero autunno... non so da voi ma qua alle porte di Milano le foglie stanno cadendo per la siccità non per il loro corso naturale; tutto sto sole, sto caldo io proprio non ne posso più...ditemi pure che sono fuori di testa, ma a me manca la nebbia, il freddo e il gelo....
Ieri sera, immaginandomi col camino acceso (si perchè per ora è pura immaginazione contando che in casa ho circa 26 gradi O.o), ho rivisitato un po' il classico e sempre buono risotto coi funghi.
Di porcini, i migliori per il risotto, quest'anno manco l'ombra e quindi ho dovuto accontentatmi dei surgelati... La procedura per cucinarlo oramai la conosciamo tutti, però questa volta ho voluto dare un pizzico di sapopre in più.
Per mantecare non ho aggiunto la solita noce di burro, ma ho fatto una cremina di pecorino romano sciolto a bagno maria in un goccio di latte fresco...beh il sapore direi che si abbina benissimo col fungo...alla fine ho spolverato con un po' di pepe macinato fresco e qualche scaglia ancora di pecorino :P....
Nel frattempo mi godo sta bella veduta dei Navigli

martedì 4 ottobre 2011

AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA






Le deportazioni, i campi di concentramento, lo sterminio di massa...temi che ancora oggi troppo spesso vengono taciuti, sotterrati dall'omertà...E' un libro forte, scritto in maniera molto semplice, comprensibile, crudo...Emozionante...Leggetelo perchè certe cose non vanno dimenticate, non possono essere dimenticate, E' troppo mportante sapere, far sapere...



Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell'università, è sulla lista nera, insieme alle famiglie di molti altri scrittori, professori, dottori. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all'arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c'è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. E l'unico modo, se c'è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi.

martedì 2 agosto 2011

IL PREDICATORE



Insomma, voglia di cucinare zero...anche meno...ma la lettura non mi stanca proprio mai...se poi è un bel thriller ancora meglio...
Ora ho letteralmente divorato Il Predicatore di Camilla Lackberg...I personaggi e l'amabintazione sono legati al precedente, La principessa di ghiaccio...Mi piace molto come scrive Camilla...
La prima parola che mi viene in mente adesso che ho appena concluso questo agghiacciante thriller è "follia".
Durante i primi capitoli può sembrare che sia il solito romanzo giallo, verso la metà mi sembrava perfino di aver capito chi fosse l'assassino...ma più procedevo con la lettura più i dubbi aumentavano..ho divorato un capitolo dopo l'altro, suspence e adrenalina si erano ormai fuse insieme.
Ecco cosa si dice del libro
"Da più di vent'anni una dolorosa faida lacera la famiglia Hult: Ephraim, il predicatore che infiammava le folle promettendo guarigione e salvezza, ha lasciato ai suoi discendenti un'eredità molto controversa. Il peso del sospetto continua a gravare su un ramo del clan, coinvolto suo malgrado nella sparizione di due ragazze risalente a molti anni prima. Una vicenda che nel delizioso paesino di Fjallbacka, sulla costa occidentale della Svezia invasa dai turisti per la bella stagione, torna a essere sulla bocca di tutti dopo l'omicidio di una giovane donna, quando in una splendida gola naturale, sotto quel corpo martoriato, la polizia scopre anche i resti di due scheletri. La calda estate di Erica Falck e Patrik Hedstròm, che presto avranno un bambino, viene cosi sconvolta da un'indagine che, in un'angosciosa lotta contro il tempo, cerca di sviscerare i meccanismi della seduzione del potere, sfidando la malevolenza di una piccola comunità di provincia carica di segreti. In questo secondo episodio della serie di Erica Falck, Camilla Lackberg si conferma maestra nel tessere gli intrighi di una società chiusa, dove l'apparenza conta sopra ogni cosa e scoprire cosa accade realmente nella vita degli altri si rivela un'impresa alquanto complessa."

domenica 5 giugno 2011

IL SUGGERITORE




Adoro i thriller e questo è uno dei migliori che abbia mai letto. Consigliato dalla mia amica Vale, non è semplicemente avvincente e pieno di suspence, ma proprio a volte ti fa mancare il fiato tanto ti mette l'ansia. L'ho letto nel giro di un paio di giorni e per chi è amante del genere lo consiglio vivamente!!!

"Questo libro non è solo un thriller scritto da un autore italiano agli esordi, che si confronta con un genere finora appannaggio dei grandi autori americani, reinventando le regole del gioco. È una storia che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l'ultimo segreto, il minimo sussurro. Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo..."

lunedì 30 maggio 2011

INVOLTINI DI ZUCCHINE E SCAMPETTI



Per variare un po' le solite preparazioni degli scampi che di solito li mangiamo crudi oppure alla piastra, ieri sera ho sperimentato una ricettina veloce veloce...
Zucchina appena colta dall'orto e scampi pescati in giornata (spettacolari)...io preferisco gli scampetti quelli grossi al massimo 10/15 cm...secondo me sono molto più dolci e la carne morbidissima...
La zucchina l'ho affettata per la lunga e gli scampi gli ho puliti per benino e poi avvolti uno per uno nelle fette di zucchina. In una casseruola poi ho versato un goccio di olio exrta vergine, rosolato un minutino gli involtini e poi li ho stufati una decina di minuti nell'aceto di riso...
Un gusto molto delicato, buoni!!!

venerdì 20 maggio 2011

TARTARE DI TONNO


Rieccomi qua...è un bel mesetto buono che non postavo qualcosa di sfizioso...
Insomma tra il lavoro e la bimba oramai il tempo per cucinare, e soprattutto la voglia, è ridotto proprio al minimo.
I primi caldi ti fanno venire voglia di qualcosa di fresco...a noi piace un sacco il pesce crudo e ieri sera ho sperimentato questa tartare.
Fetta di tonno freschissimo tagliata a dadini piccoli piccoli condita con un filo d'olio extra vergine, sale pepe, una spruzzata di aceto balsamico e profumato con dell'erba cipollina appena colta e qualche oliva taggiasca....
Da provare...è squisito!!!!

sabato 16 aprile 2011

CONCHIGLIONI RIPIENI



Mio papà si presenta un giorno con un sacchetto di mega conchiglioni...O.o...
Non sono amante di paste troppo grosse e in effetti non è stato proprio un regalo come dire, graditissimo!!! Però avendoli lì dovevo pur farci qualcosa e la soluzione migliore era comunque farne del ripieno.
Intanto ho cotto i conchiglioni in acqua salata come solito fare con la pasta, mantenendoli un pochino al dente.
Per il ripieno poi ho optato per un mix di funghi, prosciutto cotto e zucchine.
In una padella ho fatto cuocere un pochino i funghi porcini (io ho usato quelli surgelati) con dell'olio e uno spicchio d'aglio. Ho aggiunto poi le zucchine tagliate a rondelle.
Una volta appasite le zucchine ho passato tutto al mixer e tritao grossolanamente funghi, zucchine (che devono risultare ancora un po' croccanti) e il prosciutto. Ho amalgamato il tutto con besciamella, abbondante grana e pecorino. Farcito i conchiglioni e passati al forno a 180 gradi per una decina di minuti.
Potete anche spolverare la superficie col grana grattuggiato e fare una bella crosticina...
Che dire, molto gustosi!!!

martedì 5 aprile 2011

RADICCHIO ALLA PIASTRA CON CREMA DI GORGONZOLA



Il radicchio, una delle mie insalate preferite. Cotta poi mi piace davvero molto.
Ecco allora che vi propongo una variante da antipasto o magari per un'apericena accompaganto da un bel prosecchino bello fresco.
E' molto semplice la preparazione. Dal ceppo di radicchio di chioggia, si tagliano delle fette di insalata che si faranno poi appassire sulla piastra bella calda cosparsa con un po' d'olio e sale grosso. In un pentolino a parte intanto si fa sciogliere a bagno maria del gorgonzola dolce e un pochettino di latte.
Servire l'insalata tiepida con la salsina di gorgonzola...una vera leccornia!!!

giovedì 31 marzo 2011

I MALAVOGLIA

Ho il blocco della cuoca, non ho ispirazione, non ho voglia, niente mi attira....
Quindi per non lasciare il blog in balia del nulla vi rendo partecipi delle mie letture.

Renzo ha ripreso il suo cammino verso Bergamo, chissà se per fine anno riesce ad arrivarci e intanto che sto aspettando che mi arrivi il prossimo thriller da leggere e sbranare in 3 giorni mi sono ripresa un classico. Oddio ripresa, in realtà anche a scuola non l'ho mai letto per cui è una novità: I MALAVOGLIA di Verga



Al centro della narrazione sta la "Provvidenza", la barca più illustre della letteratura italiana, la più vecchia delle barche da pesca del villaggio. La vicenda ruota intorno alla sventura dei Malavoglia, innescata proprio dal naufragio della "Provvidenza" carica di lupini presi a credito. Si snoda così una trama straordinariamente complessa che non abbandona mai lo svolgersi doloroso del dramma; una serie di rovesci, colpo su colpo contro i Malavoglia, ogni volta che a forza di rassegnazione e coraggio riescono a rialzarsi dal colpo precedente

lunedì 14 marzo 2011

L'UOMO CHE NON VOLEVA AMARE


Bene, il periodo dei classici direi che lo mettiamo un attimo in disparte...
Ho lasciato Renzo de I Promessi Sposi in fuga da Milano verso Bergamo dopo la rivolta del pane (riprenderò il viaggio più avanti)...
Ho visto Dorian Gray morente, adesso bona...pausa... in effetti i classici sono bellissimi, ma ho bisogno di qualcosa di più contemporaneo...poi ho visto che sono usciti un bel po' di libri che mi piacciono... il mio genere è senza dubbio il thriller, ma per passare un po' di tempo soft ho optato per l'ultimo di Moccia... per ora come inizio non mi dispiace, il suo stile è riconoscibile fin dalle prime pagine....

"Tancredi è l'uomo dei sogni: possiede un'isola alle Fiji, splendide ville in tutto il mondo, jet privati ed è di una bellezza magnetica. Tutte le donne prima o poi cedono al suo fascino. Ma lui non sa dimenticare una ferita del passato che l'ha cambiato per sempre e per questo odia la felicità, è un uomo che non vuole amare. Fino a quando incontra lei. Sofia è in una chiesa e sta ascoltando un coro di bambini. Era una promessa mondiale del pianoforte, ed è diventata una semplice insegnante. Ha smesso di suonare per un voto d'amore. Basta uno sguardo perché Tancredi sia rapito da quella donna. E farla sua diventerà un'ossessione divorante. Anche Sofia è turbata da quello sconosciuto, lei, però, un amore ce l'ha già: è Andrea ed è per sempre. Ma una donna può rifiutare una passione che non conosce confini, quando irrompe nella sua vita e fa vacillare tutte le certezze? Tancredi capisce che forse c'è un modo per averla e così decide di non fermarsi davanti a nulla. Riuscirà a conquistare Sofia? La vedrà suonare di nuovo, solo per lui, seduta a un pianoforte davanti all'oceano? E quale dolorosa scelta dovrà fare Sofia alla fine?"

venerdì 25 febbraio 2011

LA BOURGUIGNONNE



Volete passare una serata diversa tra amici? Ma la solita pizzata è oramai una barba...la grigliata non si può fare perchè fuori piove e allora ve la do io una buona alternativa.
La Bourguignonne.... Intanto vi deve piacere la carne, io ho scelto del filetto, wurtsel e salsiccia



Ciò che rende particolare la cena è il tipo di cottura...
Bisogna avere intanto tutta l'attrezzatura che non è altro che un pentolino in ghisa dove si mette dell'olio oppure come ho fatto io del brodo vegetale (rende la cottura più leggera)...a disposizione si hanno degli "spiedi" sui quali si infilza il pezzetto di carne che verrà poi immerso per portare a cottura.
Alla base della pentolina c'è poi un piatto girevole con delle tazzine dove si possono mettere le salsine di accompagnamento alla carne... Noi abbiamo utilizzato maionese, salsa rosa, ketchup e salsa tonnata, ma il bello è anche sbizzarrirsi con altri gusti....




domenica 20 febbraio 2011

ZUCCHINE ALLA PIZZAIOLA


Come una brava scolaretta mi son rimessa a fare i compito....si il mio "impegno" a cucinare le ricette di Altopalato, ricordate?
Mio suocero quest'anno con l'orto si sta sbizzarendo anche in inverno e non so come cavolo ha fatto è riuscito a far nascere in serra ben 4 zucchine, tantissime direi per un dilettante....:D
Un era particolarmente grossa e me la sono portata a casa io....

Nemmeno a farlo apposta tra le ricette stampate c'è questo contorno veloce veloce, profumatissimo e molto semplice da fare....

In un tegame mettete olio, uno spicchio d'aglio e del peperoncino schiacciato.
Poi tagliate le zucchine a cubetti e rosolate per benino, salate e pepate...aggiungere poi dei pelati oppure la salsa (io ho usato quella che faccio io)...cosparso il tutto con dell'origano e mozzarella a dadini (quella per la pizza)....
Non è niente di particolare ma è un buon contorno...

domenica 13 febbraio 2011

TORTA DEGLI INNAMORATI




San Valentino, la festa degli innamorati, bla bla bla..... Sono contro corrente, ma io non ne faccio una malattia per questa ricorrenza, anzi mi sta un po' sulle palline hihihi...
Io col mio amore festeggio quando ne ho voglia, e poi diciamocelo è proprio consumismo puro...
Comunque rispetto chi la sente come la propria festa, non vede l'ora di uscire con la propia anima gemella e festeggiare il proprio amore nel miglior modo possibile....

Io intanto propongo questa torta che secondo me essendo di cioccolato è proprio la classica per questo giorno... La ricetta mi è stata passata da una conoscente, ma la fautrice originale è una nonnina di pensate 97 anni...

INGREDIENTI:

100 gr di burro
200 gr di cioccolato fondente purissimo al 100% (o almeno all'80%)
4 uova
120 gr di zucchero
1 bustina di vanillina

Fondete a bagno maria il burro con il cioccolato spezzettato (per sfortuna mi è caduta dentro anche un po' d'acqua calda, e secondo me ha aiutato) e lasciate raffreddare.
Nel frattempo montate i rossi delle uova con lo zucchero e a neve fermissima gli albumi.
Quindi unite la crema di cioccolato, i tuorli e la vanillina, mescolando bene...per ultimi gli albumi aggiungendone poco alla volta e mescolando sempre dal basso verso l'alto.
Foderare con carta da forno una teglia con cerniera e cuocere a 180 gradi per 25 minuti...
Io non amo i dolci, ma questa è una signora torta...effetto meringa sopra e morbidissima dentro, mangiata ancora calda con una tazza di the o caffè...
L I B I D I N O S A!!!!!!!!!

venerdì 11 febbraio 2011

L'ALBERO DEI MILLE ANNI



“Niente capita per caso sotto questo baobab”, mi dice.
Mi sento un fesso.
“Guarda qui, per esempio.”
E strappa un piccolo germoglio di neem
mostrandomelo. Il neem è una pianta guaritrice
molto apprezzata nell’Africa orientale.
“Pensi che sia capitato qui accanto a noi per caso?”
Non ci pensiamo mai, ma la vita può deragliare improvvisamente. Bastano due parole. È successo il 19 maggio 2009 a Pietro Calabrese, una carriera luminosa nel giornalismo e un’esistenza piena. Nel suo caso le due parole sono state addensamento polmonare, pietoso eufemismo per significare che è entrato di diritto nella costellazione del cancro (quale acutezza nella battuta di Woody Allen: “Oggi le due parole che è più bello sentirsi dire non sono ‘ti amo’ ma ‘è benigno’”). In questo libro tanto lucido quanto toccante Calabrese racconta il suo cammino, giorno per giorno, dopo quel fulmine a ciel sereno. Un cammino che passa per l’altalena dello sconforto e della speranza, per le notti sotto l’assalto molesto dei pensieri e per il ricordo sognante di quando la notte – invece – si parlava d’amore, per il tempo che diventa sospeso e per il calore benefico delle persone care (“già, e adesso chi lo dice agli amici?”). Ed è un cammino che passa inevitabilmente per la brutalità delle cure e per un corpo devastato in cui non ti riconosci più. Eppure, a un certo punto, fa una svolta radicale e diventa un cammino di crescita e di consapevolezza nuova. Raggiunta durante una chiacchierata con un amico sotto un baobab africano, il monumentale albero dei mille anni. Da lì Pietro, scoprendo una verità semplice e rivoluzionaria ma nascosta, lancia a tutti un messaggio salvifico, scritto con la penna del grande giornalista ma pensato con la mente e con il cuore dell’uomo.

E' un libro che mi ha fatto molto riflettere..purtroppo 7 anni fa ho perso la mia mamma per un male bastardo come il canrco, troppo tardi diagnosticato per poter provare ogni qualsivoglia cura... Ho riflettuto molto sul fatto di combattere, di non farti sopraffare se no vince lui...beh, io dico la verità, personalmene non so come reagirei.... ho visto mia mamma che prima che stesse male comunque era serena, viveva felice...poi una sera di corsa al pronto soccorso per delle coliche e da lì è iniziato tutto il degrado che è durato 3 mesi... se fosse uscito prima, comunque sarebbe finita nella stessa maniera, ma con l'assenza della serenità di una vita normale, una serenità che sarebbe stata deturpata da mille controlli visite, terapie per dare false speranze..perchè è di questo che secondo me si tratta, oggi son tutte false speranze....

"... il valore della vita non è nella vita stessa, il valore supremo è dentro le piccole cose che compongono il quotidiano, il qui e ora, alle quali non diamo mai importanza o ne diamo troppo poca. Perchè sprechiamo il valore delle cose che contano veramente. Perchè ci arrabbiamo e ci perdiamo dietro inutili discussioni, fangose polemiche, patibolari decisioni. Perchè pensiamo che il bello e il buono siano sempre altrove, lontani da noi. Invece sono qui, davanti anoi, ai nostri piedi e ce ne accorgiamo finendo col calpestarlie ucciderli. Perchè il buono delle cose non è mai così nascosto da non riuscire a scorgerlo, a vederlo, ad assaporarlo. Perchè è bella la vita, bello il sole e il freddo d'inverno, bellissima una giornata di primavera e dolcemente il venticello che l'accompagna. Ma chi si ferma mai a riflettere su queste banalità quotidiane?...."

mercoledì 9 febbraio 2011

ARROSTO DI VITELLO AL LATTE



Molto raffinato come secondo a mio avviso…e soprattutto delicatissimo, morbidissimo, gustosissimo…tutto issimo insomma…

Per la preparazione:

6 etti di magatello o cappello da prete di vitello, a piacere, comunque un pezzo per arrosto…

farina per infarinare la carne

75 cl di latte

Panna liquida

Sale pepe e un nociotto di burro

Molto semplice la cottura anche se lunga… Si infarina la carne e la si fa rosolare ben bene da tutti i lati nel burro, poi pina pianino si aggiunge il latte, un mestolo per volta, e deve cuocere a fuoco basso coperto..ogni volta che si mette un mestolo si gira la carne…ci vogliono circa 2 ore per ultimare la cottura… naturalmente si sala e si pepa (io ho aggiunto mezzo dado anche). Dopo circa un’ora e mezza si aggiunge la panna e si porta a cottura… si tagliano le fette e si passano nella salsina, il tutto va servito molto caldo.

La salsina a piacere la si può far restringere a crema e usare per essere spalmata su dei crostini come accompagnamento all’aperitivo

giovedì 27 gennaio 2011

PASTA E FAGIOLI





Versione un po' rivista della pasta e fagioli...la ricetta l'ho scopiazzata da una mia amica, calabrese doc che ogni tanto tira fuori certe ricettine fantastiche....Io ho usato delle chitarrine all'uovo, però l'ideale sarebbe una bella psta rustica che prende bene il sugo....
I fagioli dovete avere quelli freschi, ora trovarli è impossibile per cui ho optato per quelli surgelati... Si fanno bollire con acqua una foglia di alloro e del sedano finchè l'acqua è del tutto asciugata e i fagioli sono morbidi.
Per il sugo invece si fa rosolare in olio uno spicchio d'aglio, della cipolla di tropea tritata e pancetta a dadini... poi si aggiungono dei pomodori maturi tagliati a pezzetti precedentemente sbucciati e privati dei semini; io ho optato per la passata di pomodoro fatta quest'estate, perchè ora i pomodori maturi non sanno di nulla...si fa cuocere pian pianino una mezz'oretta e gli ultimi 5 minuti si aggiungono i fagioli...
Condite la pasta e cospargete con del pecorino stagionato....io non lo avevo hihihi

Come secondo per stare in tema cucina meridionale ho optato per un piatto di pecorino sardo accompaganto da zucchine sott'olio....


lunedì 24 gennaio 2011

MEDAGLIONI DI MAIALE CON SALSA ROSA E SALE NERO DELLE HAWAII




Ieri sera non sapevo proprio che cosa preparare per cena...sempre le solite cose nel frigor, sempre le solite idee...avevo dei medaglioni di filetto di maiale, un po' di lardo pancettato avanzato, panna vegetale....
Boh...... Però dando la pappa a Sofia pian pianino mi era venuta in mente una ricetta vista navigando, ma sinceramente non chiedetemi dove.... Ecco allora che ho avvolto i medaglioni con il lardo e arrotolando tenendo tutto saldo con dello spago, ho cosparso poi la superficie con qualche granello di pepe rosa.
In una pentola ho cotto in olio, aromatizzato con del rosmarino e aglio, i medaglioni ...in un'altra pentola invece ho preparato la "salsa rosa" con un goccio d'olio di oliva, la panna vegetale e un cucchiaio di concentrato di pomodoro...in teoria ci andrebbe anche un po' di yogurt, io non avendolo ho aggiunto un pochino di latte. Salato e pepato il tutto si uniscono i medaglioni alla salsa e servito il tutto ben caldo....per colorare ho messo dei grani di sale nero.
Come vino abbiamo scelto un Bordeaux regalatoci da un carissimo amico...



mercoledì 12 gennaio 2011

LA BIBLIOTECA DEI LIBRI PROIBITI

New England, 1891. È notte fonda ormai. Nell'antica dimora di Blithe House regnano il silenzio e l'oscurità. Per Florence, giovane orfana di dodici anni, è finalmente giunto il momento che ogni giorno aspetta con ansia. Attenta a non far rumore, sale le scale ed entra nella vecchia biblioteca. Nella grande stanza abitata dalla polvere e dall'abbandono ci sono gli unici amici che le tengano davvero compagnia, i libri. Libri proibiti per Florence. Non potrebbe nemmeno toccarli: da sempre le è vietato leggere. Così le ha imposto lo zio che l'ha allevata insieme al fratellino Giles. Un uomo misterioso, che l'ha condannata a vivere confinata in casa insieme alla servitù. Ma Florence è furba e determinata e ha imparato a leggere da sola. Ha intuito che nei libri è racchiusa la strada per la libertà. Perché proprio in quella biblioteca, tra i vecchi volumi di Sir Walter Scott, Jane Austen, Charles Dickens, George Eliot e Shakespeare, si nasconde un segreto che affonda le radici in un passato legato a doppio filo alla morte dei suoi genitori. Una terribile verità che, notte dopo notte, getta ombre sempre più inquietanti sulla vita di tutti. Strani episodi iniziano a sconvolgere la dimora. Prima la morte violenta e inspiegabile di una delle governanti, poi l'arrivo della nuova istitutrice del fratellino, una donna dura, che odia Florence con tutta sé stessa. Per la ragazza camminare per i corridoi della casa è sempre più pericoloso. Deve essere astuta e stare attenta a tutto, al minimo scricchiolio del legno, a un soffio di vento, agli occhi che la fissano sinistri dai dipinti. La verità ora è una questione di vita o di morte. E per trovarla Florence avrà bisogno delle parole che si annidano nei libri e dell'anima oscura che si nasconde in lei. Un romanzo indimenticabile. In corso di pubblicazione in tutto il mondo, ha entusiasmato i lettori e ha incantato la critica, diventando ben presto uno dei casi letterari più commentati della stagione. Sullo sfondo di atmosfere magiche e inquietanti, John Harding racconta una storia di misteri e bugie, di verità oscure e di speranze inattese in cui la forza della lettura e dei libri forse, a volte, può persino salvare la vita.

L'ho preso a Varazze durante le vacanze...siamo partiti all'ultimo minuto esausti dopo giorni stressanti dopo il Natale per il ricovero di Sofia dopo un volo dal lettone (niente di grave per fortuna, è stata solo una precauzione) e dopo il veglione a cui ha voluto partecipare anche la piccola...insomma che alle 10 del primo dell'anno raccattiamo il necessario per trasferirci per una decina di giorni in Liguria...nella fretta avevo lasciato a casa il libro a cui stavo leggendo, I PROMESSI SPOSI (si ho deciso che nel 2011 mi voglio dedicare, tra un thriller e un romanzo, anche ai classici), per cui mi sarei ritrovata spiazzata durante i sonnellini di mia figlia e le battute di pesca di Roby...ecco allora che mi fiondo in libreria e nel passare in rassegna le varie novità mi colpisce sto libro....l'ho letto in due giorni...un po' forse ripetitivo nella descrizione dei luoghi, ma tutto sommato scorrevole... non vedi l'ora di girare pagina per capire che intenzioni ha la protagonista, Florence la quale ti lascia davvero a bocca aperta...e alla fine dici:"Non l'avrei mai detto!!!!".

Intanto che ero in vena di acquisti, ho portato a casa anche:




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