venerdì 11 febbraio 2011

L'ALBERO DEI MILLE ANNI



“Niente capita per caso sotto questo baobab”, mi dice.
Mi sento un fesso.
“Guarda qui, per esempio.”
E strappa un piccolo germoglio di neem
mostrandomelo. Il neem è una pianta guaritrice
molto apprezzata nell’Africa orientale.
“Pensi che sia capitato qui accanto a noi per caso?”
Non ci pensiamo mai, ma la vita può deragliare improvvisamente. Bastano due parole. È successo il 19 maggio 2009 a Pietro Calabrese, una carriera luminosa nel giornalismo e un’esistenza piena. Nel suo caso le due parole sono state addensamento polmonare, pietoso eufemismo per significare che è entrato di diritto nella costellazione del cancro (quale acutezza nella battuta di Woody Allen: “Oggi le due parole che è più bello sentirsi dire non sono ‘ti amo’ ma ‘è benigno’”). In questo libro tanto lucido quanto toccante Calabrese racconta il suo cammino, giorno per giorno, dopo quel fulmine a ciel sereno. Un cammino che passa per l’altalena dello sconforto e della speranza, per le notti sotto l’assalto molesto dei pensieri e per il ricordo sognante di quando la notte – invece – si parlava d’amore, per il tempo che diventa sospeso e per il calore benefico delle persone care (“già, e adesso chi lo dice agli amici?”). Ed è un cammino che passa inevitabilmente per la brutalità delle cure e per un corpo devastato in cui non ti riconosci più. Eppure, a un certo punto, fa una svolta radicale e diventa un cammino di crescita e di consapevolezza nuova. Raggiunta durante una chiacchierata con un amico sotto un baobab africano, il monumentale albero dei mille anni. Da lì Pietro, scoprendo una verità semplice e rivoluzionaria ma nascosta, lancia a tutti un messaggio salvifico, scritto con la penna del grande giornalista ma pensato con la mente e con il cuore dell’uomo.

E' un libro che mi ha fatto molto riflettere..purtroppo 7 anni fa ho perso la mia mamma per un male bastardo come il canrco, troppo tardi diagnosticato per poter provare ogni qualsivoglia cura... Ho riflettuto molto sul fatto di combattere, di non farti sopraffare se no vince lui...beh, io dico la verità, personalmene non so come reagirei.... ho visto mia mamma che prima che stesse male comunque era serena, viveva felice...poi una sera di corsa al pronto soccorso per delle coliche e da lì è iniziato tutto il degrado che è durato 3 mesi... se fosse uscito prima, comunque sarebbe finita nella stessa maniera, ma con l'assenza della serenità di una vita normale, una serenità che sarebbe stata deturpata da mille controlli visite, terapie per dare false speranze..perchè è di questo che secondo me si tratta, oggi son tutte false speranze....

"... il valore della vita non è nella vita stessa, il valore supremo è dentro le piccole cose che compongono il quotidiano, il qui e ora, alle quali non diamo mai importanza o ne diamo troppo poca. Perchè sprechiamo il valore delle cose che contano veramente. Perchè ci arrabbiamo e ci perdiamo dietro inutili discussioni, fangose polemiche, patibolari decisioni. Perchè pensiamo che il bello e il buono siano sempre altrove, lontani da noi. Invece sono qui, davanti anoi, ai nostri piedi e ce ne accorgiamo finendo col calpestarlie ucciderli. Perchè il buono delle cose non è mai così nascosto da non riuscire a scorgerlo, a vederlo, ad assaporarlo. Perchè è bella la vita, bello il sole e il freddo d'inverno, bellissima una giornata di primavera e dolcemente il venticello che l'accompagna. Ma chi si ferma mai a riflettere su queste banalità quotidiane?...."

1 commento:

Alim-daR ha detto...

complimenti per il tuo post! mi ha davvero ricordato cose che uno sa di sapere ma che poi per la troppa fretta non si ricorda!
Ciao!

Related Posts with Thumbnails