venerdì 28 ottobre 2011

INVOLTINI DI PESCE SPADA E COZZE



Ricettina sfiziosa che secondo me va benissimo sia per un antipasto o un leggero secondo.
E' semplicissima da preparare, un po' lunga per via della preparazione delle cozze che, una volta pulite bene, vanno fatte schiudere in pentola con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio e del prezzemolo tritato.
Soffriggete in un filo d'olio uno scalogno e uno spicchio d'aglio tritati.
Una volta aperte le cozze scusciatene i 3/4 e tritate grossolanamente...unite al soffritto e tenete da parte.
Per gli involtini al super ho trovato delle fettine molto comode, e soprattutto sottili, di pesce spada al naturale.
Mettete un po' di composto sulle fettine di pesce spada, arrotolate e chiudete con uno stecchino. Cuocete quindi in una padella con dell'olio, salate e pepate.
Servite il tutto ben caldo accompaganto da qualche cozza in guscio e magari una fettina di limone.

sabato 22 ottobre 2011

RISOTTO AL PESTO DI ZUCCHINE, COZZE E BOTTARGA DI MUGGINE



Torna il freddo e con lui la mia voglia di sperimentare risotti nuovi.
Ho trovato questa ricetta su un libro di "ricette d'autore" e l'autore è Luigi Pomata.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

400gr di riso Carnaroli
brodo vegetale
cozze
1 zucchina
25 gr di basilico
20 pinoli
1 bicchiere di vino bianco
olio extra vergine
bottarga di muggine fresca
1 spicchio d'aglio
1 scalogno tritato

Pulire bene le cozze e farle schiudere in una casseruola col coperchio. Sgusciarne una ventina e tenerne qualcuna col guscio per guarnire.
Filtrare l'acqua delle cozze e tenerla da parte.
Nel frattempo preparare il pesto di zucchina; bollire la zucchine, privandola della parte interna coi semini, in acqua salata. Scolare e nel mixer fare il pesto con la zucchina tiepida, il basilico, i pinoli e lo spicchio d'aglio. Aggiungere dell'olio extra vergine creando così una crmeina omogenea.
In una pentola soffriggere lo scalogno tritato, aggiungere il riso tostandolo bene e portare ad ebollizione con il brodo vegetale, alternando con l'acqua delle cosse e il pesto di zucchina.
Quasi a cottura ultimata aggiugnere le cozze e infine mantecare con la bottarga grattuggiata direttamente nel risotto.
Impiattare e guarnire con due o tre cozze nel guscio e una bella spolverata di bottarga.


martedì 18 ottobre 2011

IL TRIBUNALE DELLE ANIME






Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile...


Dopo il suo primo libro, IL SUGGERITORE,
ero entusiasta all'idea che uscisse un suo secondo libro.. Carrisi è stata davvero una rivelazione, ma ragazzi che delusione... l'entusiasmo si è spento subito dalle prime pagine...troppo confuse, troppi intrecci, un minestrone...
Pin piano che scorrono le pagine, molti misteri in effetti vengono scoperti, ma la lettura è molto faticosa, lenta...a tratti veramente noiosa. Sinceramente, comunuqe, mi sento di consigliare la sua lettura, per comprendere meglio il paragone dei due libri, l'enorme diversità di scrittura.

sabato 15 ottobre 2011

LINGUINE AL NERO DI SEPPIA CON VONOGLE VERACI E BOTTARGA DI M UGGINE

Ieri sera ero a casa sola con la Sofy...che facevo mi trattavo male mangiando roba già pronta per far prima? Nuoooooooooo...
Mi sono tolta uno sfizietto e con l'aiuto della mia piccola cuoca ho preparato sto piattino.
INGREDIENTI per 4 persone (io ovviamente ho adeguato le dosi):
400 gr di pasta fresca al nero di seppia
1 sacchetto di vongole veraci
uno spicchio d'aglio
olio extra vergine
bottarga fresca di muggine
1 bicchiere di vino bianco

Intanto fate spurgare bene le vongole in acqua e sale, cambiando l'acqua di tanto in tanto..io le ho lasciate tutto pomeriggio.
In un pentolino mettete l'olio, uno spicchio d'aglio e fate rosolare...se volete potete aggiungere del peperoncino fresco, a me piace molto anche così. Buttate le vongole e mettete il coperchio...Una volta aperte tutte sfumate con del vino bianco. Nel frattempo cuocete la pasta, condite e impiattate grattuggiando a fresco la bottarga.
Il tutto accompaganto da un bel Cortese ghiacciato.
Direi che come cena è andata bene, anche la Sofy ha molto gradito

martedì 11 ottobre 2011

RISOTTO AI PORCINI CON CREMA E SCAGLIE DI PECORINO ROMANO







Chissà se quest'anno inizierà a fare il vero autunno... non so da voi ma qua alle porte di Milano le foglie stanno cadendo per la siccità non per il loro corso naturale; tutto sto sole, sto caldo io proprio non ne posso più...ditemi pure che sono fuori di testa, ma a me manca la nebbia, il freddo e il gelo....
Ieri sera, immaginandomi col camino acceso (si perchè per ora è pura immaginazione contando che in casa ho circa 26 gradi O.o), ho rivisitato un po' il classico e sempre buono risotto coi funghi.
Di porcini, i migliori per il risotto, quest'anno manco l'ombra e quindi ho dovuto accontentatmi dei surgelati... La procedura per cucinarlo oramai la conosciamo tutti, però questa volta ho voluto dare un pizzico di sapopre in più.
Per mantecare non ho aggiunto la solita noce di burro, ma ho fatto una cremina di pecorino romano sciolto a bagno maria in un goccio di latte fresco...beh il sapore direi che si abbina benissimo col fungo...alla fine ho spolverato con un po' di pepe macinato fresco e qualche scaglia ancora di pecorino :P....
Nel frattempo mi godo sta bella veduta dei Navigli

martedì 4 ottobre 2011

AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA






Le deportazioni, i campi di concentramento, lo sterminio di massa...temi che ancora oggi troppo spesso vengono taciuti, sotterrati dall'omertà...E' un libro forte, scritto in maniera molto semplice, comprensibile, crudo...Emozionante...Leggetelo perchè certe cose non vanno dimenticate, non possono essere dimenticate, E' troppo mportante sapere, far sapere...



Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell'università, è sulla lista nera, insieme alle famiglie di molti altri scrittori, professori, dottori. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all'arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c'è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. E l'unico modo, se c'è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi.

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