venerdì 25 febbraio 2011

LA BOURGUIGNONNE



Volete passare una serata diversa tra amici? Ma la solita pizzata è oramai una barba...la grigliata non si può fare perchè fuori piove e allora ve la do io una buona alternativa.
La Bourguignonne.... Intanto vi deve piacere la carne, io ho scelto del filetto, wurtsel e salsiccia



Ciò che rende particolare la cena è il tipo di cottura...
Bisogna avere intanto tutta l'attrezzatura che non è altro che un pentolino in ghisa dove si mette dell'olio oppure come ho fatto io del brodo vegetale (rende la cottura più leggera)...a disposizione si hanno degli "spiedi" sui quali si infilza il pezzetto di carne che verrà poi immerso per portare a cottura.
Alla base della pentolina c'è poi un piatto girevole con delle tazzine dove si possono mettere le salsine di accompagnamento alla carne... Noi abbiamo utilizzato maionese, salsa rosa, ketchup e salsa tonnata, ma il bello è anche sbizzarrirsi con altri gusti....




domenica 20 febbraio 2011

ZUCCHINE ALLA PIZZAIOLA


Come una brava scolaretta mi son rimessa a fare i compito....si il mio "impegno" a cucinare le ricette di Altopalato, ricordate?
Mio suocero quest'anno con l'orto si sta sbizzarendo anche in inverno e non so come cavolo ha fatto è riuscito a far nascere in serra ben 4 zucchine, tantissime direi per un dilettante....:D
Un era particolarmente grossa e me la sono portata a casa io....

Nemmeno a farlo apposta tra le ricette stampate c'è questo contorno veloce veloce, profumatissimo e molto semplice da fare....

In un tegame mettete olio, uno spicchio d'aglio e del peperoncino schiacciato.
Poi tagliate le zucchine a cubetti e rosolate per benino, salate e pepate...aggiungere poi dei pelati oppure la salsa (io ho usato quella che faccio io)...cosparso il tutto con dell'origano e mozzarella a dadini (quella per la pizza)....
Non è niente di particolare ma è un buon contorno...

domenica 13 febbraio 2011

TORTA DEGLI INNAMORATI




San Valentino, la festa degli innamorati, bla bla bla..... Sono contro corrente, ma io non ne faccio una malattia per questa ricorrenza, anzi mi sta un po' sulle palline hihihi...
Io col mio amore festeggio quando ne ho voglia, e poi diciamocelo è proprio consumismo puro...
Comunque rispetto chi la sente come la propria festa, non vede l'ora di uscire con la propia anima gemella e festeggiare il proprio amore nel miglior modo possibile....

Io intanto propongo questa torta che secondo me essendo di cioccolato è proprio la classica per questo giorno... La ricetta mi è stata passata da una conoscente, ma la fautrice originale è una nonnina di pensate 97 anni...

INGREDIENTI:

100 gr di burro
200 gr di cioccolato fondente purissimo al 100% (o almeno all'80%)
4 uova
120 gr di zucchero
1 bustina di vanillina

Fondete a bagno maria il burro con il cioccolato spezzettato (per sfortuna mi è caduta dentro anche un po' d'acqua calda, e secondo me ha aiutato) e lasciate raffreddare.
Nel frattempo montate i rossi delle uova con lo zucchero e a neve fermissima gli albumi.
Quindi unite la crema di cioccolato, i tuorli e la vanillina, mescolando bene...per ultimi gli albumi aggiungendone poco alla volta e mescolando sempre dal basso verso l'alto.
Foderare con carta da forno una teglia con cerniera e cuocere a 180 gradi per 25 minuti...
Io non amo i dolci, ma questa è una signora torta...effetto meringa sopra e morbidissima dentro, mangiata ancora calda con una tazza di the o caffè...
L I B I D I N O S A!!!!!!!!!

venerdì 11 febbraio 2011

L'ALBERO DEI MILLE ANNI



“Niente capita per caso sotto questo baobab”, mi dice.
Mi sento un fesso.
“Guarda qui, per esempio.”
E strappa un piccolo germoglio di neem
mostrandomelo. Il neem è una pianta guaritrice
molto apprezzata nell’Africa orientale.
“Pensi che sia capitato qui accanto a noi per caso?”
Non ci pensiamo mai, ma la vita può deragliare improvvisamente. Bastano due parole. È successo il 19 maggio 2009 a Pietro Calabrese, una carriera luminosa nel giornalismo e un’esistenza piena. Nel suo caso le due parole sono state addensamento polmonare, pietoso eufemismo per significare che è entrato di diritto nella costellazione del cancro (quale acutezza nella battuta di Woody Allen: “Oggi le due parole che è più bello sentirsi dire non sono ‘ti amo’ ma ‘è benigno’”). In questo libro tanto lucido quanto toccante Calabrese racconta il suo cammino, giorno per giorno, dopo quel fulmine a ciel sereno. Un cammino che passa per l’altalena dello sconforto e della speranza, per le notti sotto l’assalto molesto dei pensieri e per il ricordo sognante di quando la notte – invece – si parlava d’amore, per il tempo che diventa sospeso e per il calore benefico delle persone care (“già, e adesso chi lo dice agli amici?”). Ed è un cammino che passa inevitabilmente per la brutalità delle cure e per un corpo devastato in cui non ti riconosci più. Eppure, a un certo punto, fa una svolta radicale e diventa un cammino di crescita e di consapevolezza nuova. Raggiunta durante una chiacchierata con un amico sotto un baobab africano, il monumentale albero dei mille anni. Da lì Pietro, scoprendo una verità semplice e rivoluzionaria ma nascosta, lancia a tutti un messaggio salvifico, scritto con la penna del grande giornalista ma pensato con la mente e con il cuore dell’uomo.

E' un libro che mi ha fatto molto riflettere..purtroppo 7 anni fa ho perso la mia mamma per un male bastardo come il canrco, troppo tardi diagnosticato per poter provare ogni qualsivoglia cura... Ho riflettuto molto sul fatto di combattere, di non farti sopraffare se no vince lui...beh, io dico la verità, personalmene non so come reagirei.... ho visto mia mamma che prima che stesse male comunque era serena, viveva felice...poi una sera di corsa al pronto soccorso per delle coliche e da lì è iniziato tutto il degrado che è durato 3 mesi... se fosse uscito prima, comunque sarebbe finita nella stessa maniera, ma con l'assenza della serenità di una vita normale, una serenità che sarebbe stata deturpata da mille controlli visite, terapie per dare false speranze..perchè è di questo che secondo me si tratta, oggi son tutte false speranze....

"... il valore della vita non è nella vita stessa, il valore supremo è dentro le piccole cose che compongono il quotidiano, il qui e ora, alle quali non diamo mai importanza o ne diamo troppo poca. Perchè sprechiamo il valore delle cose che contano veramente. Perchè ci arrabbiamo e ci perdiamo dietro inutili discussioni, fangose polemiche, patibolari decisioni. Perchè pensiamo che il bello e il buono siano sempre altrove, lontani da noi. Invece sono qui, davanti anoi, ai nostri piedi e ce ne accorgiamo finendo col calpestarlie ucciderli. Perchè il buono delle cose non è mai così nascosto da non riuscire a scorgerlo, a vederlo, ad assaporarlo. Perchè è bella la vita, bello il sole e il freddo d'inverno, bellissima una giornata di primavera e dolcemente il venticello che l'accompagna. Ma chi si ferma mai a riflettere su queste banalità quotidiane?...."

mercoledì 9 febbraio 2011

ARROSTO DI VITELLO AL LATTE



Molto raffinato come secondo a mio avviso…e soprattutto delicatissimo, morbidissimo, gustosissimo…tutto issimo insomma…

Per la preparazione:

6 etti di magatello o cappello da prete di vitello, a piacere, comunque un pezzo per arrosto…

farina per infarinare la carne

75 cl di latte

Panna liquida

Sale pepe e un nociotto di burro

Molto semplice la cottura anche se lunga… Si infarina la carne e la si fa rosolare ben bene da tutti i lati nel burro, poi pina pianino si aggiunge il latte, un mestolo per volta, e deve cuocere a fuoco basso coperto..ogni volta che si mette un mestolo si gira la carne…ci vogliono circa 2 ore per ultimare la cottura… naturalmente si sala e si pepa (io ho aggiunto mezzo dado anche). Dopo circa un’ora e mezza si aggiunge la panna e si porta a cottura… si tagliano le fette e si passano nella salsina, il tutto va servito molto caldo.

La salsina a piacere la si può far restringere a crema e usare per essere spalmata su dei crostini come accompagnamento all’aperitivo

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